Tarquinio-Vannacci, i candidati più complicati da gestire a destra e sinistra

Candidati irregolari su temi divisivi all'interno dei partiti che dovranno rappresentare

Uno, Marco Tarquinio, ex direttore dell'Avvenire convinto pacifista, è stato inserito nella lista del Partito Democratico al quarto posto nella circoscrizione del Centro Italia, risposta alla concorrenza in materia dei 5 Stelle.

L'altro, il generale Roberto Vannacci, sarà capolista per la Lega in tutta la penisola con Salvini convinto che porterà i voti utili per risalire la china, magari rosicchiando un po' di consenso a destra, destra -al bacino di Fratelli d'Italia.

Tarquinio e Vannacci i candidati irregolari su temi divisivi all'interno dei partiti che dovranno rappresentare.

Le posizioni di Tarquinio

Basta armi all'Ucraina, da subito per fermare il conflitto, la posizione di Tarquinio sul sostegno militare a Kiev. Lui su questo non transige, lo ha detto prima durante e dopo la candidatura. Lo ha ripetuto anche oggi. Una posizione che però fa a pugni con quella tenuta ufficialmente dal PD in Parlamento. Saputo della candidatura di Tarquinio in tanti 'lo hanno mandato' a dire alla segretaria Schlein. "Rispetto tutte le opinioni dei nostri candidati. Per quel che mi riguarda continuerò a votare il sostegno militare a Kiev in coerenza con quanto ha sempre fatto il PD", ha scritto sui social il senatore Filippo Sensi.

"Nel manifesto elettorale del Partito Socialista Europeo del quale facciamo parte è scandito con chiarezza che non faremo mancare il sostegno all'Ucraina" rilancia la deputata Lia Quartapelle. Sempre sulla politica estera, Tarquinio è molto drastico su Gaza. Per lui quella di Israele nella Striscia è pulizia etnica." Posizione condivisa da un'altra candidata Cecilia Strada che sarà capolista PD nel Nord Ovest, non da tutti.

Ma l'ex direttore dell'Avvenire si distingue anche sui diritti civili. Il PD è favorevole alla proposta del presidente francese Macron di inserire l'aborto tra i diritti fondamentali dell'Unione. "Dico e dirò che sarebbe un errore formidabile", il messaggio di Tarquinio intervistato nei giorni scorsi dal suo ex giornale.

Le posizioni di Vannacci

Un'intervista, sulle classe separate per i ragazzi disabili, ha tolto il tappo anche al malcontento che da giorni serpeggiava all'interno della Lega sulla candidatura di Roberto Vannacci capolista nel Centro e presente in tutte le circoscrizioni.

Domani alla presentazione a Roma del libro di Salvini sul palco insieme al leader non ci saranno Giorgetti o Zaia. E nemmeno i capigruppo in Parlamento Molinari e Romeo. Non li per la foto buona per i TG ci sarà lui -il generalissimo- che considera le critiche proprio di Giorgetti "una diatriba interna al partito. Non mi interessano" ha liquidato la questione, rimandando tutto all'esito delle elezioni.

"Il problema verrà risolto dal voto, dai cittadini. Se mi voteranno sarò eletto. Altrimenti farò altro" la scommessa di Vannacci, che a occhio potrebbe ricadere anche su Salvini. Come dall'altra parte, su Elly Schlein per le sue scelte.

 

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