Carla Bruni ha avuto un ruolo nell'inchiesta che coinvolge il marito, l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy? La ex première dame di Francia, cantante e modella, è stata nuovamente sentita, giovedì 2 maggio, come persona coinvolta nell'indagine sulla ritrattazione della testimonianza del principale accusatore di Sarkozy.
L'inchiesta sui finanziamenti a Sarkozy
Nel 2020 l'intermediario di affari Ziad Takieddine ha accusato l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy di aver finanziato la sua campagna presidenziale del 2007 con fondi libici.
Takieddine era il principale testimone a carico di Sarkozy, dal 2012, nell'inchiesta relativa a presunti finanziamenti libici della campagna elettorale. Fino a che, davanti alle telecamere di BFM TV, non ha fatto un clamoroso voltafaccia, dichiarando che l'ex capo di Stato non aveva "preso un centesimo, cash o non cash, per le elezioni presidenziali" del 2007 da parte dell'allora leader libico Muammar Gheddafi.
In seguito alla ritrattazione della testimonianza, l'ex capo di Stato francese è stato nuovamente indagato: l'ipotesi è di associazione per delinquere e di aver influenzato il testimone.
II possibile ruolo di Carla Bruni
Carla Bruni era già stata interrogata come testimone in questa vicenda nel giugno 2023. Oggi è stata di nuovo sentita dalla polizia anticorruzione e anti frodi fiscali di Parigi.
L'ex première dame, in particolare, sarebbe stata citata nell'indagine da "Mimi" Marchand, anche lei indagata nella stessa inchiesta e amica di Carla Bruni, che si sarebbe recata in visita ai coniugi Sarkozy in alcuni momenti finiti all'attenzione degli inquirenti.
I sospetti sull'ex première dame
Una prova di questo, secondo gli investigatori, sta nel fatto che Bruni abbia cancellato ogni scambio di messaggi con Marchand nello stesso giorno in cui si è scoperto che quest'ultima fosse indagata.
L'ex première dame, quindi, sarebbe sospettata di aver svolto un ruolo di contatto fra diversi protagonisti dei fatti.