Luciano Canfora ironizza sulla querela della Presidente Meloni: "Mi è andata bene. A mio padre hanno sparato col fucile"

E' intervenuto durante il programma "In altre parole" su la 7

Lo storico e saggista italiano Luciano Canfora, intervistato da Massimo Gramellini a in "Altre parole" della domenica, è tornato con ironia sulla querela presentata nei suoi confronti dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e per la quela è stato rinviato a giudizio.

Cosa ha detto Canfora a Gramellini

"Mi è andata bene, ha dichiarato il professore, a mio padre hanno sparato col fucile a Bari. In fondo ho avuto un trattamento bonario". Poi, per spiegare meglio, ha aggiunto: "Esiste un lessico politico. Parlavo di categorie"

Il rinvio a giudizio

 Il giudice Antonietta Guerra ha rinviato a giudizio il filologo e storico Luciano Canfora, imputato per diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni.

I fatti risalgono all'11 aprile 2022, quando Meloni era parlamentare dell'opposizione e il presidente del Consiglio in carica era Mario Draghi. Il processo comincerà il 7 ottobre dinanzi al giudice monocratico Pasquale Santoro.

La premier Giorgia Meloni ha chiesto un risarcimento dei danni di 20mila euro allo storico e filologo Luciano Canfora. La richiesta è contenuta nell'atto con cui Meloni, difesa dall'avvocato Luca Libra, si è costituita parte civile nel processo per cui stamattina si è svolta l'udienza predibattimentale.

 

Cosa disse Canfora della Meloni

Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico 'Enrico Fermi' di Bari nell'ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni "neonazista nell'anima", "una poveretta", "trattata come una mentecatta pericolosissima".   

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