Saman Abbas, i giudici: "Non è stata uccisa perché rifiutava il matrimonio combinato"

Uscite le motivazioni della sentenza del 19 dicembre 2023, sono 600 pagine

Saman non fu uccisa per aver rifiutato il matrimonio combinato dalla sua famiglia. Ma perchè i familiari, la sera stessa dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere della ragazza e cioè il 30 aprile 2021, si accorsero che Saman continuava ad avere una relazione con un ragazzo, Saqib ed ebbero il timore che potesse fuggire.

 

La Corte d'Assise

Così si legge nelle articolate motivazioni della sentenza del 19 dicembre scorso, di oltre 600 pagine, in cui la Corte d'Assise di Reggio Emilia spiega che la decisione da parte dei familiari di uccidere Saman si consuma tutta in quella serata, al culmine di scoperte e discussioni in famiglia aggravate anche dalle videoregistrazioni delle chat effettuate dal fratello Haider. In questa tesa "sfuriata" familiare si consuma, per la Corte, l'omicidio della giovane e i giudici non escludono che sia avvenuto proprio per mano della madre.

Il caso Saman

Saman, di origine pakistane, fu uccisa il 30 aprile 2021 a Novellara. Per l'omicidio è stato dato l'ergastolo ai genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen (latitante in Pakistan) e 14 anni allo zio Danish Hasnain. Assolti invece i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, per i quali venne ordinata l'immediata liberazione. I giudici esclusero la premeditazione contestata dalla Procura.  

 

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